I geni corrispondono a porzioni di codice genetico localizzate in precise posizioni all’interno della sequenza e contengono tutte le informazioni necessarie per la produzione di una proteina.
Il DNA di ogni cromosoma costituisce molti geni. Il DNA contiene anche grandi sequenze che non codificano per ogni proteina e la loro funzione non è nota. Il gene della regione codificante codifica istruzioni che consentono una cella per produrre una proteina specifica o un enzima. Ci sono quasi 50.000 e 100.000 geni con ogni essendo costituito da centinaia di migliaia di basi chimiche. L'informazione genetica contenuta nel DNA è sotto forma di un codice chimico, chiamato codice genetico. Il codice è simile in molti modi e nella maggior parte delle sequenze in tutti gli organismi viventi.
ESPERIMENTO DI BEADLE E TATUM
Gli esperimenti che dimostrarono la funzione dei geni derivarono da ricerche degli anni 40 condotte da Beadle e Tatum su Neurospora; essi ricevettero il premio Nobel per questo lavoro.
Beadle e Tatum analizzarono ceppi mutanti di Neurospora crassa, un fungo con genoma prevalentmente aploide. Essi irraggiarono cellule di Neurospora per produrre mutazioni genetiche e quindi saggiarono le culture derivate dalle ascospore per fenotipi mutanti che potessero essere di interesse. Trovarono numerosi ceppi auxotrofi, che cioè non possono crescere in terreno minimo a meno che esso non sia addizionato di uno o più nutrienti specifici. In tutti i casi studiati le mutazioni che generavano una richiesta auxotrofica venivano ereditate come mutazione di singolo gene: ciascuna dava origine ad un rapporto 1:1 quando incrociato con il ceppo selvatico.
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